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Laboratori Teatrali

 

L’inizio dell’attività dei laboratori di teatro, chiamati da noi anche così: “Laboratori di Artigianato Teatrale”, parte dal lontano 1983. Coincide con la storia della deistituzionalizzazione psichiatrica triestina e la storia personale di Claudio Misculin e continua fino ad oggi senza soluzione di continuità.
Nel 1983 muore Velemir Dugina, genio musicale triestino, amico e collaboratore di Claudio. Questo avvenimento lo segna profondamente, all’amico scomparso viene dedicato il primo Laboratorio di Artigianato Teatrale “Velemir Dugina” che da inizio alla collaborazione con i Centri di Salute Mentale di Trieste.

ENAIP – Friuli Venezia Giulia

Presso l’ENAIP di Trieste per alcuni anni Claudio Misculin ha tenuto corsi di formazione chiamati: “Laboratorio di tecniche, discipline e tecnologie della comunicazione teatrale” questi corsi erano rivolti ad operatori sociali e soggetti istituzionalizzati.
L’obiettivo è stato quello di ricostruire e consentire l’espressione e la crescita dell’identità dei partecipanti, attraverso l’acquisizione di:

  • strumenti,
  • metodologie,
  • risorse,
  • sapere,
  • schemi di lettura del reale,
  • pratiche della comunicazione per recuperare la memoria,
  • i ricordi e le storie.

Valorizzare questo patrimonio soggettivo e collettivo, superando il concetto dell’ animazione come mero intrattenimento.

FERRARA

Dal 2004 al 2011 l’Accademia della Follia ha lavorato insieme al Dipartimento di Salute Mentale di Ferrara alla realizzazione di: laboratori di teatro e produzione di spettacoli e video.
In questi 8 anni di lavoro numerose sono state le istituzioni del territorio che hanno aderito e collaborato ai progetti da noi proposti e promossi, tra le quali: Regione Emilia Romagna, Provincia di Ferrara, Comune di Ferrara, Università degli Studi di Ferrara, Comune di Cento, Comune di Comacchio, Fondazione Carife.

Ma, come parte tutto?

Tutto parte dalla partecipazione di Ferrara al progetto Matintour. In quel contesto accade una delle cose più belle nella storia della nostra Compagnia: Gabriele Palmano, per noi Chiarly, incontra la ferrarese Donatella Di Gilio, scoppia l’amore e un anno dopo di sposano. Da allora vivono felici e insieme a Trieste, entrambi attori dell’Accademia.
Ma scocca l’amore, umanamente e teatralmente parlando, anche tra noi e la direttrice del DSM di Ferrara, la dott.ssa Elena Bruni. Cominceranno anni di collaborazione che tanta soddisfazione ci hanno dato.
Sono stati prodotti spettacoli teatrali e cortometraggi. Tra i vari prodotti artistici ricordiamo:

cooperATIVA EDITH STEIN – Rimini

Nel 1992 inizia la collaborazione con la Comunità terapeutica “Edith Stein” diretta da Don Pier Alberto Sancisi. Gli ospiti della cooperativa sono stati guidati da Claudio Misculin e Oriana Borinato e metteranno in scenaBordertrain” sui temi della malattia psichica, della droga e della delinquenza.

La scenografia è approntata dal gruppo stesso sotto la guida di Angela Gatti, loro costruiscono otto metri di rotaie su cui poggia un ipotetico vagone. Su questo si intrecciano le riflessioni dei protagonisti, l’apparire e l’essere delle persone, divisi in due categorie: i matti e i normali.

CREMONA

(C.R.T di via Bel Giardino)

L’esperienza con il CRT di Cremona è stato uno dei più importanti della nostra carriera.
Tutto ha inizio nel 1993 quando l’Amministrazione Provinciale di Cremona, in collaborazione con la U.S.S.L. 23, promuove e patrocina un Laboratorio Teatrale rivolto agli operatori delle strutture psichiatriche di Cremona e il CRT di Via Bel Giardino. Si concluderà con la performance teatrale “LURIDE CREATURE”.
Da questo primo approccio si continua a lavorare coinvolgendo questa volta anche gli utenti del C.R.T. di Cremona ed alcuni pazienti dell’Istituto Psichiatrico di Sospiro, oltre ovviamente gli operatori, realizzando la spettacolazione “Passaggi e Paesaggi”.

Produzioni successive:

Verrà prodotto successivamente lo spettacolo teatraleMattatoio – La bell’epoca del Massacro Taciturno e Distante” e a Cremona si costituisce l’Associazione “L’Ampolla – Accademia della Follia”.
La ricerca continua nell’identificazione di nuove strade terapeutiche capaci di creare una comunità di soggetti (operatori, pazienti, individui), dotati di strumenti efficaci per superare il pregiudizio stigmatizzante dell’altro inteso come “diverso”.
Si culmina con il “Progetto Crucifige”, laboratorio teatrale, finalizzato alla realizzazione dell’omonimo spettacolo, con la consulenza del Prof. Claudio Bernardi e la drammaturgia di N. Arrigoni e C. Bino. Lo spettacolo verrà tradotto in un Video per la regia di Fabrizio Lazzaretti e Alberto Vendemmiati. Andrà in onda su Rai 3 in “Report” di Milena Gabanelli.

SCUOLE

I laboratori nelle scuole Medie Superiori non rappresentano la nostra attività principale, ma ogni qualvolta sia stato possibile abbiamo rappresentato i nostri spettacoli, in matinée dedicati agli studenti.
Una scuola in particolare ci rimasta nel cuore: il Liceo Socio-Psico-Pedagogico “Carlo Sigonio” di Modena. Lì grazie alla professoressa Cristina Nocetti e alla sua energia, simpatia, ma soprattutto al suo grande amore per i ragazzi, abbiamo lavorato qualche anno. Abbiamo condotto laboratori teatrali che infine hanno prodotto lo spettacolo “Le passioni negate” con i testi di Alda Merini.

SUZZARA

Intorno alla metà degli anni novanta, veniamo invitati a tenere spettacoli e laboratori di artigianato teatrale. Nell’ambito di un progetto sulla diversità, proposto e organizzato dagli operatori del C.S.E. e rivolto alle scuole superiori.
Si forma un gruppo misto: operatori, studenti, ospiti del C.S.E.
Il gruppo si consolida con prospettive di lavoro continuativo fino alla messa in scena dello spettacolo: La Crepa nel Cuore.
Successivamente la collaborazione continua in un progetto rivolto ai giovani del territorio. L’intento di questo laboratorio si colloca nell’ampio discorso del recupero dei:

  • valori,
  • investimento di risorse e intelligenze,
  • modifica della cultura,
  • arricchimento di strumenti e linguaggi per le nuove generazioni.
da L’Istituzione Negata a cura di F. Basaglia

da Trent’anni di centottanta a cura di Elena Bruni

claudio misculin