Regia: Ana Dalbello
Assistente regia: Carina Sehn
Supervisione: Claudio Misculin
Coordinatore psico-sociale: Conceição De Abreu
Con: Ana Dalbello, Cacá, Carolina Pommer, CássioDias, Ciarli Palmano, Claudio Misculin, Conceição De Abreu, Dario Kuzma, Donatella Di Gilio, Gisiaine Neves Silva, Letizia Mendes, Lindomar De Oliveira, Maria Albers, Marlon Farias, Nilda ArrudaGregoski, Pino Feminiano, Sergio FrançaBizarro, Solange Gonçalves Luciano, Tadeu Liesenfeld, Tania Severo dos Santos
Musicisti: Felipe Freddo Breunig, Iuri Daniel Barbosa, Paulo Eurico
Disegno e tecnico luci: Carina Sehn
Produzione e organizzazione: Cinzia Quintiliani e Carmen Palumbo
Produzione locale: Carolina Pommer
Amministrazione: Cinzia Quintiliani
Con il sostegno del: Dipartimento di Salute Mentale di Trieste, Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia, CoPerSaMM – conferenza permanente per la salute nel mondo Franco Basaglia
Con il contributo di: Regione Friuli Venezia Giulia, Segretaria De Saùdedo Rio Grande do Sul, Regione Emilia Romagna, Provincia Di Rimini
Lo spettacolo “Azul como la Liberdade” è il prodotto artistico conclusivo del progetto di cooperazione allo sviluppo “L’Arte della Follia” che l’Accademia della Follia ha realizzato, attraverso una residenza artistica di tre mesi, dentro l’Ospedale Psichiatrico São Pedro di Porto Alegre in Brasile.
La nostra Compagnia è arrivata in Brasile con un canovaccio teatrale, già tradotto in portoghese. La drammaturgia si ispirava allo spettacolo teatrale “La Luce di Dentro. Viva Franco Basaglia”, scritto da Giuliano Scabia e Claudio Misculin. Il testo parla del momento storico in cui venivano abbattute le mura dell’Ospedale Psichiatrico triestino e i “matti” entravano in città in corteo dietro il Cavallo Azzurro, simbolo della deistituzionalizzazione basagliana. A questo testo drammaturgico si sono aggiunti altri testi, stralci di vissuto di coloro che hanno partecipato al laboratorio, poesie, canzoni e momenti ironici. Il risultato è stato lo spettacolo “Azulcomo a Liberdade” che ha debuttato il 18 maggio (giornata nazionale della lotta antimanicomiale) nel grande prato dentro il São Pedro, allestito per l’occasione. E’ stata così grande l’affluenza del pubblico che ci è stato subito chiesto di replicare lo spettacolo qualche giorno dopo in uno spazio culturale della città.
Così il 23 maggio nel Centro Culturale Mario Quintana (il più importante della città), lo spettacolo è stato replicato due volte nella stessa serata.