Storia di Augusta
Regia: CLAUDIO MISCULIN ed ANGELA PIANCA
In scena:
Claudio Misculin, Angela Pianca,
Francesca Varsori, Iris Caffelli, Michela Scheriani,
Grabriele Palmano, Livio Struja, GrabrieleVentura,
Thomas Zuin, Enrico Alessandretti, Carlo Carlin.
Tecnici: Bourdel Cavejo
Organizzazione: Cinzia Quintiliani
LA STORIA
Un manoscritto è sempre prezioso.
Ma quando un manoscritto esce da un lager è qualcosa di più : è una sfida.
I carcerieri, dei lager, dei manicomi, delle prigioni, hanno sempre prestato attenzione a che non si producessero scritti da parte degli internati e, questi ultimi hanno sempre tentato di fissare i momenti della loro prigionia oltre la loro stessa esistenza.
Augusta scrive in un manicomio, nasconde gli scritti in un materasso, riesce a portarli fuori.
Augusta F.. Storia di donna. Internata in manicomio nel 1939.
Augusta si racconta e agisce come donna intera. Considera la sua malattia come parte di sé e della sua vita.
Lotta in modo tipicamente femminile, scavandosi una nicchia, sfruttando i minimi vantaggi. Giocando nelle pieghe dell’Istituzione, nei suoi chiaroscuri, nelle sue crepe, costruisce la distanza.
Riesce a frapporla fra sé e l’Istituzione, a mantenersi nonostante tutto, soggetto della propria vita.
Persegue con tenace ostinazione il suo obiettivo.
Riacquisterà la libertà, dopo cinque anni, pur senza aver potuto contare su sostegni affettivi e supporti economici da fuori.
Lo spettacolo è ordito di storie sulla trama di questa storia.
Testo di andata e ritorno tra autori ed interpreti, strutturato a misura dei matt-attori per rappresentare, insieme alla storia di Augusta, le loro personali storie, ciò che li accomuna e li differenzia.
